Nomenclatura delle Orchidee

Tanto per il regno animale, quanto per quello vegetale, esistono delle regole grammaticali da rispettare per una corretta scrittura del loro nome. Genere e Specie (nome e cognome), e relative informazioni aggiuntive, come sottospecie, cultivar, per non parlare del nome dello scopritore o dell’ibridatore, anno di scoperta ecc, devono pertanto soggiacere a precise norme.

La nomenclatura binomiale fu inventata dal grande botanico e medico di Basilea Gaspard Bauhin (1560-1624), ma fu Linneo a farla diventare regola di nomenclatura.
Il nome completo di una specie, vivente o fossile, si compone di almeno 4 elementi:
Genere, specie, autore, anno.

 

Specie botaniche
Il nome del genere deve essere scritto sempre con l’iniziale maiuscola mentre quello della specie con l’iniziale minuscola (anche se è il genitivo di un nome proprio), ed entrambi in corsivo.            

Esempio: Phalaenopsis bellina.

Nel caso in cui si ci si trovi in presenza di un ibrido naturale, ovvero perfezionatosi in natura e non in laboratorio, il nome si scrive interponendo tra genere e specie il segno “x” in corsivo ed indicando tra parentesi i due genitori.

Esempio: Guarianthe x laelioides (Guarianthe aurantiaca x Guarianthe skinneri)

Genere e specie sono in lingua latina; possono anche essere termini moderni, ma sempre in forma latinizzata, anche quando si trovano in pubblicazioni di studiosi di paesi in cui si adoperano altri alfabeti o simboli o ideogrammi. Così, ad esempio, studiosi italiani, arabi e giapponesi scriveranno allo stesso modo il nome della stessa pianta. Questa regola è indispensabile per dare al nome scientifico un carattere unico, distinto ed universale.

In botanica è consuetudine discriminare le specie anche in relazione a variazioni cromatiche, specifiche territoriali o quant’altro. In questo caso verranno indicati Genere e Specie come di consuetudine, seguiti dall’indicazione del tipo di suddivisione, non in corsivo, come ad esempio subsp. (sottospecie), var. (varietà), f.ma (forma), cv. (cultivar).

Esempio: Paphiopedilum philippinense var. philippinense
                 Ophrys holosericea subsp. apulica
                 Guarianthe skinneri f.ma alba

Le ultime rivisitazioni tassonomiche tendo a raggruppare nel nome di specie tutte le eventuali variazioni.

Con l’avvento delle tecniche di riproduzione in vitro, sia per seme che per meristema, si è inoltre aggiunta l’indicazione del nome del/i clone/i e del tipo di fecondazione effetuato per l’ottenimento dell’ibrido.
Quest’ultima avviene generalmente in due modi:
x sibling (abbreviato x sib): si ottiene mediante fecondazione di due piante originate dalla stessa capsula (ovario fecondato), ovvero due piante sorelle.
x self: ottenuta mediante l’impollinazione di due fiori della stessa pianta.

Esempio: Cattleya labiata x self
                  Dendrobium speciosum x sib.

Qualora la pianta sia originata da due specifici cloni questi verranno indicati non in minuscolo, con iniziale maiuscola, tra virgolette singole, racchiusa tra parentesi:

Esempio: Cattleya walkeriana f.ma coerulea (‘Edward’ x ‘Monte Azul’)

  

Ibridi artificiali
Nel caso di ibridi artificiali, avvero ottenuti attraverso operato dell’uomo, vale sostanzialmente quanto sopra, con la sola differenza che l’unica parte del nome scritta in corsivo è il Genere.

Ibrido artificiale primario:

 Esempio: Brassia Edvah Loo (Brassia arcuigera x Brassia gireoudiana)

 Ibrido artificiale complesso:

Esempio: Cattleya Nancy Reagan (Cattleya Walter Slagle x Cattleya Nigritian)

Ibrido artificiale con nome di cultivar o clone

Esempio: Masdevallia Machu Picchu ‘Crown Point’ (Masdevallia ayabacana x Masdevallia coccinea)

 

Pedigree…

Le piante esposte presso eventi organizzati dalle varie associazioni mondiali, e sottoposte a sessioni di giudizio, qualora ricevano un riconoscimento, oltre a guadagnare un epiteto scelto dal proprietario, riporteranno sull’etichetta: con le prime due lettere la medaglia ricevuta e successivamente il nome della società giudicante. La Federazione Italiana Orchidee ad esempio, ha identificato le seguenti medaglie: MO=oro, MA=argento, MB=bronzo, MR=riconoscimento.

Esempio: Marco ad una mostra FIO sottoporrà la sua Cattleya dolosa a giudizio e la pianta verrà premiata con una medaglia d’argento; a Marco verrà chiesto di sceglie l’epiteto, il quale sceglierà di dare alla pianta il nome della moglie Lucia.
La pianta verrà quindi nominata come segue:

Cattleya dolosa ‘Lucia’ MA/FIO

 

Le principali fonti a cui attingere per la verifica della correttezza dei nomi delle orchidee sono:
specie botaniche: Kew World Checklist of Selected Plant Families
ibridi: RHS International Orchid Register